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Gonartrosi: come riconoscere e curare l’artrosi alle ginocchia
Gonartrosi: come riconoscere e curare l’artrosi alle ginocchia
Gonartrosi: come riconoscere e curare l’artrosi alle ginocchia
L’artrosi alle ginocchia colpisce circa 2,5 milioni di italiani (soprattutto a causa dell’incremento dell’età media della popolazione, ma anche le fasce di età più giovani sono più colpite riguardando persone che hanno subito traumatismi soprattutto sportivi o interventi chirurgici alle ginocchia), costringendoli a limitare diversi aspetti della propria vita: niente lunghe passeggiate, viaggio o possibilità di godere dei momenti spensierati con parenti e amici.
L’artrosi è una patologia cronico-degenerativa delle superfici articolari che tende progressivamente a peggiorare, iniziando dal semplice dolore transitorio dopo lunghe camminate o attività sportiva fino a una situazione di continuo dolore sordo e diffuso accentuato durante la deambulazione anche per brevi tratti, rigidità articolare, ginocchia tumefatte e “calde” dopo la deambulazione (fino al blocco completo della mobilità articolare) e a dipendenza dagli altri anche nelle attività più semplici.
I fattori di rischio sono costituiti da una componente genetica o predisposizione familiare, da sovrappeso e obesità, traumi (fratture, distorsioni, lesioni legamentose o meniscali) o micro traumi ripetuti (tipici di alcune attività sportive o lavorative), stile di vita sedentario (obesità, alimentazione inadeguata, fumo o alcol), età e sesso (la gonatrosi è ha una frequenza maggiore di tre volte nelle donne rispetto agli uomini).
L’iter diagnostico-terapeutico nel paziente con gonartrosi prevede i seguenti step:
1. Un accurato esame obiettivo.
2. Esami strumentali adeguati (la semplice radiografia delle ginocchia in due proiezioni antero-posteriore e laterale sotto carico è per una corretta valutazione dei capi ossei e della rima articolare è sufficiente in quasi tutti i casi, mentre negli altri può essere utile eseguire un esame di imaging di secondo livello, cioè la RMN senza mezzo di contrasto per la valutazione delle strutture capsulo-legamentose che possono essere severamente compromesse in caso di gonartrosi avanzata).
3. In alcuni casi di gonartrosi avanzata può essere utile un esame TAC del ginocchio per poter eseguire un adeguato planning preoperatorio (ma questo solo in pazienti candidati ad intervento chirurgico).
I tipi di trattamento sono differenti a seconda della gravità del quadro artrosico:
1. Nei casi di gonartrosi lieve (con un range of motion più o meno conservato senza alterazioni radiologiche importanti o una deformità dell’asse del ginocchio in varo o in valgo) il trattamento è di tipo conservativo e prevede:
· terapia farmacologica per ridurre il processo infiammatorio alla base del dolore e della impotenza funzionale.
· ciclidi fisioterapia adeguata con idonea periodizzazione.
· assunzione di integratori per la matrice cartilaginea (condroprotettori a base di collagene, condroitina e glucosamina)
2. Nei casi di gonartrosi di grado intermedio è indicato aggiungere una terapia infiltrativa con con acido ialuronico per consentire una corretta viscoinduzione e viscosupplementazione della cartilagine articolare. Negli ultimi anni, una valida alternativa è costituita dal Plasma Ricco di Piastrine (PRP) che, utilizza i fattori di crescita presenti nel proprio stesso sangue per stimolare la guarigione dei tessuti danneggiati. e accelerare ampiamente il recupero da lesione articolare, riducendo il dolore e migliorando la funzionalità.
3. In caso di un quadro clinico di gonartrosi severa (in particolare sotto il profilo radiologico, con una severa riduzione dello spazio articolare), risulta indicato il trattamento chirurgico di protesizzazione del ginocchio della durata inferiore ai sessanta minuti che prevede una sostituzione delle superfici articolari danneggiate con componenti protesiche in lega di metallo con facile osteointegrazione (con l’inserimento di inserto in polietilene) da associare ad una fisiochinesiterapia con protocollo fast-track (da iniziare già nell’immediato post operatorio) della durata massima di trenta giorni per il ritorno a una vita sana e attiva.
Se soffri di dolori al ginocchio o sospetti una gonartrosi, contattaci per una visita specialistica: il nostro team ti accompagnerà in un percorso su misura per tornare a muoverti senza dolore.